Questa settimana avranno luogo ben 4 eventi Cioccol’altro nelle Botteghe di Urbino, Chiaravalle, Fabriano e Macerata.
Bottega di Urbino, dal 17 al 19 novembre, presso la Bottega in Via Mazzini 94, dalle ore 10.00 alle ore 20.00
Giovedi 17, dalle ore 16.30 – Chocolab: come fare la cioccolata spalmabile
Venerdì 18, dalle ore 16.30 alle ore 20.00 – Le cioccolate di Libero Mondo
Bottega di Chiaravalle, dal 19 al 20 novembre, in Piazza Risorgimento (sotto il comune)
Sabato 19/11
Ore 10.00 – Apertura stand vendita prodotti equosolidali, cioccolata calda e crepes
Dalle ore 16.00 – Laboratorio per bambini a cura dell’Associazione Bricoliamo
Dalle ore 17.00 – Street food a cura di Ziamò
Dalle ore 18.00 – Musica con DJ Parker
Domenica 20/11
Ore 8.00 – Apertura stand vendita prodotti equosolidali, cioccolata calda e crepes
Dalle ore 16.30 – Laboratorio per bambini sui diritti dell’Infanzia a cura di CIFA Onlus
Dalle ore 17.00 – CioccoAnimazione per bambini a cura dell’Associazione Acchiappasogni
Dalle ore 17.00 – Street food a cura di Ziamò
Durante i due giorni di manifestazione saranno presenti tavoli informativi a cura di Associazione Tenda di Abramo, CIFA Onlus ed Emergency.
Bottega di Fabriano, dal 19 al 20 novembre, presso la Bottega in Via Balbo 50
Dalle ore 16.00 alle ore 20.00 tutti e due i giorni, cioccolata calda in tazza, crepes e gustosi assaggi di più di trenta tipi di cioccolato diverso.
Bottega di Macerata, dal 19 al 20 novembre e dal 26 al 27 novembre, locali della Ex UTO (Unione tipografica operaia) in Via Gramsci (con ingresso dal vicolo davanti alle poste centrali)
Dalle ore 10.00 alle ore 20.00 tutti e quattro i giorni, infiniti tipi di cioccolata da degustare, tazze fumanti da assaporare, il mondo del cioccolato equo torna a Macerata!
Ma cos’è Cioccol’altro?
Mondo Solidale in collaborazione con l’Associazione Ascoliequosolidale si fa portavoce e interprete di istanze europee e nazionali per chiedere un cioccolato per bene attraverso l’organizzazione della manifestazione denominata CIOCCOL’ALTRO – piacevoli sensazioni di giustizia – che da metà ottobre a metà dicembre porterà nelle piazze e nei centri storici marchigiani tanto cioccolato rigorosamente equo solidale! Sarà l’occasione per assaggiare un cioccolato davvero buono e per conoscere i produttori di cacao attraverso mostre, documentari e il racconto di chi ha visto direttamente le realtà di produzione della Costa D’Avorio. Insieme lavoriamo per un commercio ed un’economia 100% senza multinazionali, sfruttamento minorile, disuguaglianze di genere, salari iniqui, OGM, attacchi all’ambiente e all’identità culturale di popoli e territori, nel Sud come nel Nord del Mondo.
Il cioccolato è sinonimo di dolcezza e di bontà per grandi e piccini ed è anche ciclicamente citato in ricerche scientifiche sulla buona salute grazie al suo elevato contenuto di anti ossidanti (per lo più nel fondente). Eppure in pochi sanno che il percorso dall’albero del Cacao alla produzione del cioccolato nasconde molti lati oscuri e problematici che rendono il sapore di questo prodotto davvero troppo amaro.
Mentre il mercato dei prodotti di cioccolato fiorisce, fornendo alla relativa industria alti profitti, molti lavoratori e coltivatori di cacao in Africa, in America Latina e in Asia vivono ancora una vita in assoluta povertà a causa dei redditi bassi, lavori pericolosi con i pesticidi, orari di lavoro eccessivi, scarsa nutrizione, bambini che lavorano nelle piantagioni di cacao in condizioni di sfruttamento, terreni agricoli distrutti a causa di un’agricoltura insostenibile e a monocoltura.
Nel mondo si contano circa 5,5 milioni di piccoli produttori di cacao; 14 milioni sono invece i lavoratori agricoli impiegati nella produzione di cacao.Queste persone producono più del 90% del cacao mondiale in piccole piantagioni a conduzione familiare, con estensioni medie tra i 2 e i 5 ettari, che rappresentano l’attività e l’entrata più cospicue per chi ci lavora. Il punto più basso di un mercato che garantisce vendite annuali di cioccolato per 100 miliardi di dollari ogni anno, si registra in Costa d’Avorio, il principale Paese produttore di cacao. Qui i piccoli coltivatori di cacao dovrebbero incassare 10 volte di più dalla vendita del raccolto per arrivare almeno alla soglia di povertà estrema e 16 volte di più per superare la linea di povertà standard. Lo squilibrio è la regola nel mercato del cacao: l’Africa ne produce il 73% del monte globale, consumando però meno del 3% del cioccolato.
L’ingiustizia sociale e anche la sofferenza di intere popolazioni a servizio delle multinazionali del cioccolato è evidente e per questo è in atto una grande mobilitazione nazionale ed europea di ong, attori di commercio equo ed associazioni per chiedere ai decisori politici e alle multinazionali un cioccolato realmente buono.