Il progetto Munno Mukabì ossia, in lingua ugandese, “L’amico presente nel momento del bisogno, è davvero un amico!”
Mondo Solidale partecipa direttamente al progetto e quindi promuove il caffè Munno Mokabi, importato secondo i criteri del commercio equo e solidale, dalla Cooperativa Shadhilly. Completiamo così una linea di caffè tutta nostra e formata dal 100%arabica El Bosque e appunto dalla miscela Munno Mokabì. e contrinuiamo a sostenere una fitta rete di piccoli produttori tra Guatemala, Haiti e Uganda.
Il caffè muove ogni anno circa 15000 miliardi di dollari, oltre 25 milioni di produttori (oltre ai milioni di invisibili braccianti stagionali!) vivono, o meglio sopravvivono, grazie al caffè, ma sono vittime di sfruttamento, intermediari e speculatori, che costringono loro e le loro famiglie ad una vita davvero difficile. Con questi numeri, e ricordandoci quanto sia importante il nostro “potere” di consumatori, possiamo e dobbiamo, attraverso le nostre scelte, determinare un cambiamento. Uno spostamento dei consumi che diventa, vitale per queste persone, ma anche proposta reale per un diverso modello sociale ed economico. I produttori dei caffè che compongono questa miscela, vivono in Paesi geograficamente lontani da noi e lontani tra loro. Paesi legati dalla medesima ricerca di giustizia e di pace, che ci accomuna tutti in un sentimento di amicizia che il caffè Munno Mukabì vorrebbe rappresentare. Infatti l’espressione Munno Mukabì, in lingua ugandese, racchiude questo significato: “L’amico presente nel momento del bisogno, è davvero un amico!”
Il Caffè Munno Mukabì
La miscela di Munno Mukabì è composta da:
50% Robusta Naturale prodotto da Tweyanze Development Agency-Luwero District-Uganda
35% Arabica Lavato prodotto da Cooperativa San Francisco de Asis-La Union-Guatemala
15% Arabica Naturale prodotto da Cooperative Cafeiere Cacaoyere du Nord Ouest-Port de Paix-Haiti
Importato dalla Cooperativa Shadhilly, in accordo ai criteri del Commercio Equo e Solidale, viene torrefatto artigianalmente da Caffè Pascucci a Monte Cerignone (PU), e così proposto:
– macinato per moka in pacchetto da 250g
– macinato per espresso in pacchetto da 250g
– in grani nella confezione da 1kg
Il pacchetto da 250g è realizzato senza alluminio, in PET a tre strati ed è riciclabile come plastica, la presenza della valvola unidirezionale consente di conservare intatto l’aroma iniziale, facilitando la fuoriuscita dei gas formati all’interno del pacchetto, impedendo allo stesso tempo l’entrata di ossigeno che causerebbe l’ossidazione del prodotto.
I Produttori di Munno Mukabì
Tweyanze Development Agency – Uganda
Il progetto, in collaborazione con l’Ong Sos Missionario, si propone di dare una nuova prospettiva alle piantagioni di caffè locali e una nuova e reale opportunità alla gente di alcuni villaggi nel distretto di Luwero. I coltivatori vendono tradizionalmente le bacche mature del frutto, o al massimo le bacche essiccate, ricavandone veramente poco perché gran parte del valore che il “caffè verde” assume, deriva dalle fasi di trasformazione dalla bacca matura appunto al caffè verde. Queste lavorazioni vengono gestite, o direttamente dalle grandi compagnie o da intermediari locali che, con il minimo sforzo, realizzano i maggiori guadagni. L’obiettivo è quindi quello di passare dalla vendita delle bacche alla vendita del caffè verde, assumendo l’onere della trasformazione ma anche il valore aggiunto conseguente.
Cooperativa San Francisco de Asis – Guatemala
Realtà storica che riunisce circa 160 associati, dopo anni di lavoro, nel 2006, un uragano ha distrutto sia la loro sede e magazzino, che il “beneficio umido” per la lavorazione del caffè. Da quel momento hanno moltiplicato gli sforzi riuscendo, anche con l’aiuto di alcune organizzazioni internazionali, a ricostruire in altro luogo gran parte delle strutture perse. Oggi producono caffè sia convenzionale che biologico, lavorandolo su due distinte linee di produzione e riutilizzando la polpa di scarto come concime organico. Coltivano il caffè a differenti altezze, tra i 900 e i 1600m, producendo un caffè lavato di tipo HB ed SHB. Oggi il dramma si chiama Roya, il fungo che ha infestato le piantagioni a fine 2012 e che causerà gravi perdite nella produzione di questo e dei prossimi anni.
Cooperative Cafeiere Cacaoyere du Nord Ouest – Haiti
Ad Haiti, dopo il devastante terremoto del 2010 e i meno noti uragani che si sono succeduti, la già precaria economia dell’isola è stata abbandonata al suo destino. L’obiettivo principale del progetto, avviato alcuni anni fa da Cooperativa Gino Girolomoni e Caffè Pascucci, è far sì che ai coltivatori di caffè venga pagato un prezzo tale da garantire una corretta remunerazione delle attività agricole, migliorando le capacità operative e organizzative della comunità locale, fornendo assistenza tecnica per la produzione e la lavorazione del caffè, migliorando le coltivazioni tradizionali, introducendo coltivazioni di caffè più moderni ma sempre compatibili con il territorio. Shadhilly si inserisce in questo progetto con il compito: da un alto di curare le relazioni con il produttore e comprenderne le necessità, dall’altro curare in tutte le sue fasi l’importazione.